In attesa della firma dell’“Accordo per l’attuazione delle azioni previste nel Piano Speditivo” – che definisce i compiti, la gestione e la manutenzione delle opere idrauliche nel nodo di Ivrea da parte della Città Metropolitana di Torino, AIPO, Regione Piemonte e i Comuni coinvolti – è stata aggiornata e predisposta una versione finale del “Piano di Protezione Civile del Nodo Idraulico di Ivrea”, con l’obiettivo di arrivare alla sua approvazione definitiva.
Partendo da una estensione dell’area di intervento pianificato della Protezione Civile, con l’inclusione di un più esteso numero di Comuni (Rif. Introduzione di una zona periferica corrispondente ai territori comunali nei quali un evento alluvionale gravante sulle aste fluviali della Dora Baltea e del Torrente Chiusella potrebbe ragionevolmente estendersi, provocando situazioni di pericolo crescente, nonché danni e disagi per la popolazione residente ed i mezzi in transito) nelle operazioni di sorveglianza e controllo del territorio nonché nella gestione della rete viaria, del flusso veicolare e della eventuale confluenza di risorse esterne (materiali, mezzi ed operatori di supporto), la versione ultima del Piano (già concordata con AIPO e Città Metropolitana di Torino ma in fase di analisi ultima da parte dei Comuni del Nodo) si propone di introdurre gli scenari di Pericolosità e Rischio desunti dal PGRA di ADBPO/Regione Piemonte, per la scansione in Fasi e Sotto-fasi operative attraverso il superamento di precise soglie di monitoraggio in presenza ed in remoto e per la esatta localizzazione delle azioni di risposta preventiva.
In tale ottica, i Comuni della zona periferica (Cd. Comuni “Extra-Nodo”), pur non essendo direttamente interessati alle manovre sulle opere idrauliche, possono essere coinvolti a collaborare attivamente per facilitare le operazioni di soccorso (Es. Arrivo di Colonne Mobili), lo stoccaggio di materiali e mezzi per l’assistenza della popolazione, la gestione del sovraccarico del traffico veicolare prevedibilmente generato dalla interruzione delle principali arterie stradali e ferroviarie che attraversano l’area del Nodo, ecc.. Ai fini della costruzione del modello di intervento, sono invece stati confermati i due scenari di riferimento del PGRA, unicamente a carico del Reticolo Principale (RP):
- TR 20-50 anni, P3 (H): stimato di Alta probabilità e frequenza;
- TR 100-200 anni, P2 (M): stimato di Media probabilità e frequenza;
come anche gli eventi alluvionali di riferimento: l’alluvione del 13-16 Ottobre 2000 (TR 100-200 anni) e quella del 2-3 Ottobre 2020 (TR 20 anni), quest’ultima molto meno grave della prima ma tuttavia significativa per le criticità registrate sulla rete viaria circostante il Nodo idraulico.
A corredo della bozza, sono inoltre state approntate mappe in formato digitale consultabili dinamicamente su browser web; costituendo così un esempio di accessibilità digitale dinamica delle stesse mappe: in occasione della futura fase finale di pubblicazione e condivisione del Piano con i Comuni e tutti gli altri soggetti esterni; potrà essere previsto un apposito server istituzionale di appoggio http.