Malattie tramesse da vettori

Chi se ne occupa

Il Servizio di riferimento regionale di Epidemiologia per la sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle malattie infettive (SEREMI) è il servizio di riferimento dell’Assessorato alla Sanità per le attività di amministrazione, indirizzo e pianificazione in materia di infezioni e per le emergenze infettive. Le attività di sorveglianza e controllo sono coordinate dalla Direzione Sanità e Welfare della Regione Piemonte.

In Piemonte, le indicazioni organizzative e operative rispetto a tutti gli interventi programmati per il controllo della diffusione delle arbovirosi sono definite dal Piano regionale integrato di sorveglianza, prevenzione e controllo delle arbovirosi, in raccordo con quanto previsto dalle circolari ministeriali e dal Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi.

Cosa sono

Le arbovirosi sono zoonosi causate da virus trasmessi da vettori artropodi (es: zanzare, zecche e flebotomi) tramite morso/puntura e interessano sia l'uomo che gli animali.

Al momento attuale si contano oltre 100 virus classificati come arbovirus, in grado di causare malattia nell’uomo.

L’infezione non si trasmette da persona a persona: una zanzara che punge un malato non può trasmettere l’infezione a un’altra persona pungendola. Per quanto riguarda il rischio legato alle trasfusioni, al trapianto d’organo, ai tessuti e alle cellule sono previste procedure specifiche dettate dai protocolli nazionali e dal Piano regionale che scattano tempestivamente alla prima segnalazione di circolazione virale (anche in zanzare o animali).

Stato

Nel 2024, in Piemonte, sono stati notificati 75 casi di arbovirosi, di cui 66 rientrano nella definizione di caso accertato e 9 sono stati classificati come probabili. 

Ad eccezione delle segnalazioni di West Nile virus, si tratta esclusivamente di casi importati, o da altre regioni o, più frequentemente, da Paesi dove queste arbovirosi sono endemiche.

Nel 2024, rispetto ai due anni precedenti, si riduce il numero di casi di West Nile, mentre crescono le segnalazioni di Dengue raggiungendo il valore (44 casi) più alto mai registrato dal sistema di sorveglianza del Piemonte.

Casi confermati umani di arbovirosi in Piemonte (anni 2016 – 2024)
ARBOVIROSI 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024
West Nile 1 2 61 10 10 2 57 56 19
Dengue 13 18 9 27 5 1 7 28 44
Usutu 0 0 0 0 0 0 1 2 0
Chikungunya 2 1 0 6 0 0 0 1 2
Toscana virus 0 0 2 1 0 3 2 1 1
Zika 15 2 0 1 0 0 0 0 0
Encefalite virale da zecca (TBE) 0 0 0 0 0 1 0 0 0
Totale 31 23 72 44 15 7 67 88 66
Casi confermati umani di arbovirosi in Piemonte (anni 2016 – 2024) - Fonte SEREMI
Risposte: la prevenzione

In Piemonte, le indicazioni organizzative e operative rispetto a tutti gli interventi programmati per il controllo della diffusione delle arbovirosi sono definite dal Piano regionale integrato di sorveglianza, prevenzione e controllo delle arbovirosi, in raccordo con quanto previsto dalle circolari ministeriali e dal Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi (PNA) 2020-2025.

L’obiettivo di prevenzione prioritario che i piani regionale e nazionale si pongono è quello di ridurre il rischio di trasmissione autoctona di Dengue, Chikungunya, Zika e altre arbovirosi tramite vettore e altre vie (donazione di sangue, organi, tessuti, cellule, trasmissione sessuale). Punti chiave delle attività di prevenzione sono la sorveglianza dei casi umani e la sorveglianza entomologica, per intraprendere le specifiche misure di controllo e la lotta al vettore.

Rispetto al West Nile virus (WNV) e al virus Usutu, l’obiettivo è quello di ridurre il rischio di trasmissione dall’insetto vettore all’uomo e dalla persona infetta ad altre persone (trasfusione di sangue o emocomponenti, trapianti di organi, tessuti e cellule).

In Piemonte, in ottica One Health, è attiva una sorveglianza integrata entomologica, veterinaria e umana in base ai cui esiti si attivano le misure di prevenzione della trasmissione trasfusionale e di lotta al vettore. 

Le attività di sorveglianza previste per il WNV sono integrate con quelle per identificare la circolazione dell’USUV, in considerazione delle analogie esistenti tra i rispettivi cicli biologici.

Le attività di sorveglianza e controllo sono coordinate dal Settore Prevenzione, sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare e dal Settore Programmazione dei servizi sanitari e sociosanitari della Direzione Sanità e Welfare e realizzate sul territorio regionale da vari soggetti:

  • Medici/clinici segnalatori;
  • IPLA – Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente della Regione Piemonte - Ufficio Lotta alle Zanzare;
  • IZS PLV - Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta;
  • Laboratorio Virologia Microbiologia OAS CdT, CdSS, AOU Alessandria, AOU Novara, ASL CN1;
  • SEREMI - Servizio di riferimento regionale di epidemiologia per la sorveglianza la prevenzione e il controllo delle malattie infettive dell’ASL AL;
  • Servizi Veterinari ASL;
  • Servizi di Igiene e Sanità Pubblica (SISP) delle ASL;
  • Rete Servizi Trasfusionali del Piemonte - Struttura Regionale di Coordinamento delle attività trasfusionali (SRC) – Settore Programmazione dei servizi sanitari e sociosanitari della Direzione Sanità e Welfare.
     
Risposte: la sorveglianza

DENGUE, CHIKUNGUNYA, ZIKA Sorveglianza dei casi umani

Nel 2024, nella nostra regione sono stati segnalati 51 casi di Dengue, di cui 44 confermati e 7 probabili. Di questi 51 casi, 21 sono stati diagnosticati durante il periodo di maggiore attività del vettore (giugno – novembre). 

Durante il 2024, le segnalazioni di Dengue hanno riguardato residenti di ogni provincia del Piemonte, ad esclusione di quella di Biella. Si tratta, per la totalità, di casi importati, associati a viaggi all’estero, effettuati nei quindici giorni precedenti l’esordio dei sintomi, in Paesi dove la Dengue è endemica. In dettaglio, i Paesi dove è avvenuta l’esposizione a rischio sono: America centro-sud (32 casi), Asia (16 casi) e Africa centrale (3 casi). Non sono stati registrati né casi secondari associati a un caso indice importato, né casi autoctoni non correlati direttamente a viaggi.

L’età mediana alla diagnosi è di 38 anni, il paziente più giovane con diagnosi di Dengue nel 2024 aveva 3 anni, il più anziano 70 anni.

I sintomi riscontrati con maggior frequenza sono: febbre (46 casi), astenia (32 casi) e artralgie (22 casi); un rash cutaneo generalizzato è stato segnalato in 16 casi su 51. Nessun paziente ha sviluppato la forma grave della malattia (Dengue emorragica), ma in 16 casi è stato necessario il ricovero in ospedale. Non sono stati registrati decessi.

Nel 2024, sono stati segnalati 2 casi di Chikungunya, entrambi confermati. I pazienti, due viaggiatori di 29 e di 75 anni, hanno manifestato, al ritorno rispettivamente dall’Indonesia e dall’India, febbre e artralgia; solo uno dei due è stato ricoverato.

Anche nel 2024, così come nei tre anni precedenti, non sono stati notificati in Piemonte casi di Zika.

WESTNILE e USUTU Sorveglianza dei casi umani

Durante il 2024, sono stati segnalati nella nostra regione complessivamente 21 casi di West Nile, 19 confermati e 2 probabili. Tutti i casi sono stati classificati come autoctoni, con infezione acquisita in Piemonte.

Le indagini epidemiologiche condotte dai SISP hanno rilevato 1 focolaio, composto da 2 casi. Si tratta di due coniugi ultranovantenni residenti nella provincia di Asti che hanno manifestato nel mese di agosto del 2024 una forma neuro invasiva della malattia a distanza di pochi giorni, esitata in un caso nel decesso.

Le diagnosi sono avvenute tutte durante il periodo di maggiore attività del vettore (giugno – novembre). Le province di esposizione sono state quelle di Alessandria, Asti, Cuneo e Torino.

Le persone che hanno avuto una positività per WNV in Piemonte nel 2024 hanno un’età compresa tra i 25 e i 94 anni, con una maggior concentrazione di casi nelle età più elevate (età media 74 anni, età mediana 83 anni). In 18 casi è stato necessario il ricovero ospedaliero. I quadri clinici di malattia neuro invasiva da WNV (14 casi) risultano le forme cliniche più frequenti. Durante la stagione sono stati segnalati 3 decessi associati a forme neuro-invasive. I pazienti deceduti, tutti ultraottantenni, non presentavano patologie croniche concomitanti.

WESTNILE e USUTU Sorveglianza entomologica

Nel 2024, sono stati analizzati complessivamente 1.062 pool di zanzare, per un totale di circa 31.764 zanzare. Di questi, 3 pool (circa 244 zanzare) sono risultati positivi al West Nile virus, con campioni provenienti da trappole posizionate in provincia di Torino e Alessandria. La prima positività è stata riscontrata il 31/07/2024 e l'ultima il 21/08/2024.

Parallelamente, sugli stessi 1.062 pool, la sorveglianza entomologica ha rilevato anche la positività per Usutu in 3 pool di zanzare (circa 223 esemplari), provenienti da altrettante trappole localizzate nella provincia di Alessandria.

WESTNILE e USUTU Sorveglianza veterinaria

Durante il 2024, sono stati segnalati complessivamente 4 cavalli positivi al West Nile virus. Il riscontro di positività è avvenuto da inizio agosto a fine settembre nelle province di Asti, Cuneo e Torino. Le analisi effettuate nell’ambito delle sorveglianze attiva e passiva sull’avifauna hanno identificato 8 esemplari positivi per West Nile virus (3 a Cuneo, 2 ad Asti, 1 a Novara, 1 a Torino e 1 a Vercelli) e nessun esemplare positivo per Usutu.

ALTRE ARBOVIROSI

Nel settembre 2024 è stato segnalato 1 caso di Toscana virus. La diagnosi riguardava un ultrasessantacinquenne residente nella provincia di Torino, che ha riferito di essere stato esposto a punture di insetto durante il soggiorno in una località lombarda, nei quindici giorni precedenti l’esordio dei sintomi (febbre). A seguito della segnalazione, non sono stati effettuati monitoraggi né interventiper l’assenza del vettore (Phlebotomus perniciosus e Phlebotomus perfiliewi) nell’area limitrofa al domicilio del paziente.

Esiti della sorveglianza umana e veterinaria di West Nile e relative attività di prevenzione e controllo, anno 2024
Provincia Alessandria Asti Cuneo Torino
ASL ASL Al ASL AT ASL CN1 ASL TO3 ASL TO4 ASL TO5
Casi 8 4 3 1 1 4
Esiti della sorveglianza umana e veterinaria di West Nile e relative attività di prevenzione e controllo, anno 2024 - Fonte SEREMI
Risposte: azioni

DENGUE, CHIKUNGUNYA, ZIKA Misure di prevenzione e controllo

Nel corso delle stagioni estiva e autunnale del 2024, sono stati effettuati 29 sopralluoghi nelle zone adiacenti alle abitazioni dei casi positivi e nei luoghi (es. ospedali e luoghi di lavoro) dove, secondo le indicazioni dei protocolli, poteva essere avvenuta la trasmissione del virus dal paziente al vettore. Le attività di monitoraggio ambientale sono state effettuate, in media entro 1 giorno circa dalla segnalazione.

A seconda dell’esito del sopralluogo, i tecnici dell’IPLA sono intervenuti effettuando trattamenti larvicidi (in 24 località) e adulticidi (in 5 località).

Per il caso di Chikungunya diagnosticato durante il periodo di attività del vettore, non sono stati effettuati interventi poiché il paziente era fuori dalla fase.

I tecnici IPLA, oltre a svolgere interventi di monitoraggio e disinfestazione, hanno anche condotto attività di informazione rivolta alla popolazione, fornendo indicazioni sulle misure da adottare per contrastare la diffusione della zanzara tigre nelle aree interessate

WESTNILE e USUTU Misure di prevenzione e controllo messe in atto

Nel 2024, l’esecuzione del test WNV-NAT su tutto il territorio regionale ai fini della validazione delle unità di sangue e di emocomponenti raccolti da donatori è stata attivata a partire dal 02/08/2024 a seguito di riscontro di circolazione virale.

Il test WNV-NAT è stato effettuato nel 64% del totale delle sacche raccolte durante il periodo di maggior attività del vettore (giugno – novembre). Complessivamente, i donatori positivi per WNV identificati sono stati 3.

Complessivamente, sono stati eseguiti 32 sopralluoghi per individuare la presenza del vettore e decidere l’intervento di disinfestazione più appropriato, con un tempo medio di esecuzione di 1,5 giorni dalla segnalazione di circolazione virale. Per quattro segnalazioni, non sono stati programmati monitoraggi specifici. Per il caso umano, l’impossibilità di determinare con esattezza il luogo di esposizione, data la frequentazione di più siti, non ha permesso di finalizzare l’intervento. Per le segnalazioni riguardanti uccelli, non è stato possibile stabilire con precisione il luogo di esposizione.

La disinfestazione con larvicidi è stata effettuata in 25 casi, mentre l’impiego di prodotti adulticidi per elevata presenza del vettore si è reso necessario in 2 casi.

Nelle aree in cui il monitoraggio umano, entomologico e/o veterinario ha confermato la presenza del vettore, è stata condotta un'attività informativa rivolta alla popolazione, con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sulle misure da adottare per limitare la proliferazione larvale negli spazi privati.

Inoltre, a seguito della segnalazione di positività per il virus Usutu, è stato avviato un monitoraggio entomologico. Successivamente, sono stati eseguiti 1 intervento larvicida, 1 intervento adulticida e l’attività informativa per la cittadinanza.

Esiti della sorveglianza di Dengue e Chikungunya e relative attività di prevenzione e controllo, anno 2024
Sorvegliana e attività di controllo Dengue Chikungunya
Caso importato 51/51 2/2
Csaasi dal 1° giugno al 30 novembre 21 1
Focolai 29 località 0
Giorni medi dalla segnalazione all'intervento in campo ambientale 1,25 0
Monitoraggio entomologico 29 località 0
Intervento di disinfestazione larvicidi in 24 località adulticidi in 5 località 0
Attività informativa volantini distribuiti in 26 località 0
Esiti della sorveglianza di Dengue e Chikungunya e relative attività di prevenzione e controllo, anno 2024 - Fonte SEREMI
Informazioni e risorse aggiuntive

Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi (PNA) 2020-2025 https://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_2_1.jsp?id=2947

Piano regionale integrato di sorveglianza, prevenzione e controllo delle arbovirosi DD 463 07.06.2019 http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2023/18/attach/dda1400000916_10100.pdf

SEREMI Report Arbovirosi in Piemonte 2024 (ed. 2025) https://www.seremi.it/content/report-arbovirosi-piemonte-2024-ed-2025

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