Dal 2002 Arpa Piemonte ha attivato una Rete di Monitoraggio dei pollini allergenici e delle spore fungine a livello regionale. Attualmente le stazioni attive sono 5, di cui 4 collocate in aeree urbane densamente popolate, dove l’incidenza delle allergie è in costante aumento, e una (Omegna-Lago d’Orta) situata in un’area di particolare interesse per le caratteristiche climatiche e vegetative. Da ottobre del 2024 è infatti attiva la stazione di monitoraggio di La Loggia (TO) mentre un campionatore installato presso la sede di Torino è in fase di test.
Per valutare la quantità e la qualità dei pollini aerodispersi il monitoraggio è effettuato in continuo durante tutto l’anno solare, attraverso strumenti di campionamento specifici e produce un bollettino settimanale dei pollini allergenici, che viene pubblicato e messo a disposizione degli allergologi e dei pazienti allergici, consultabile sul sito istituzionale e diffuso attraverso molteplici canali mediatici.
Il monitoraggio aerobiologico permette di evidenziare le variazioni stagionali del contenuto atmosferico dei pollini e di elaborare calendari per la zona oggetto del campionamento. Dal 2013 sono anche disponibili i calendari pollinici, che illustrano l’andamento annuale “stimato” delle concentrazioni per le diverse famiglie polliniche.
I bollettini e i calendari forniscono i livelli di concentrazione pollinica, dando indicazioni sui tempi di permanenza in atmosfera dei pollini. I bollettini settimanali sintetizzano le concentrazioni giornaliere di famiglie e specie allergizzanti e danno un’indicazione della tendenza del numero di pollini nella settimana successiva in relazione anche alle previsioni meteorologiche.
I calendari pollinici consentono di evidenziare le variazioni stagionali del tipo e della quantità dei pollini presenti in atmosfera, mettono in evidenza i periodi di fioritura delle piante allergeniche che variano a seconda della famiglia pollinica presa in esame e in parte anche dalle condizioni climatiche.
Il dato sulla durata della pollinazione di ogni pianta e sulla quantità di pollini presenti in atmosfera assume quindi una valenza, oltre che sanitaria, ambientale.