Nel 2024, in diverse stazioni della rete regionale, sono stati registrati superamenti del valore limite di 50 µg/m³ per la media giornaliera del particolato PM10 in numero maggiore a quanto consentito dalla normativa, ovvero 35 per anno solare. Tali superamenti sono distribuiti principalmente nelle stazioni di traffico urbano delle città di Torino, Asti e Alessandria.
Le province di Cuneo, Vercelli, Biella e Verbano-Cusio-Ossola non hanno riportato un numero di superamenti superiore al limite di legge
Le stazioni dell’agglomerato di Torino sono quelle che riportano in generale il più elevato numero di superamenti dell’intera rete, con il picco di 68 superamenti registrato nella stazione di traffico urbano di Settimo-Vivaldi. All’interno della stessa zona i valori più bassi sono stati rilevati nella stazione di fondo rurale di Druento – La Mandria (4 superamenti).
Nella zona di Pianura, si confermano critiche le stazioni urbane di traffico di Alessandria - D’Annunzio e Asti-D’Acquisto, rispettivamente con 39 e 38 superamenti, mentre tutte le altre rispettano i limiti.
Le stazioni della zona di collina riportano risultati ben al di sotto del limite normativo di 35 superamenti per anno solare.
Nella zona di montagna, anche nel 2024 il limite non è mai stato superato e il numero maggiore di superamenti si è avuto nella stazione di fondo suburbano di Domodossola - Curotti (14 superamenti).
Il grafico successivo illustra in ordine decrescente il numero dei superamenti registrati nel 2024 presso le stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria.
Il maggior numero di superamenti del valore limite giornaliero e le concentrazioni medie più elevate sono stati riscontrati presso le stazioni urbane, in modo particolare quelle di traffico, poste nella parte centrale e pianeggiante della regione, dove è maggiore l’accumulo degli inquinanti - quale il materiale particolato - caratterizzati da lunghi tempi di permanenza in atmosfera.
Facendo riferimento alle solo stazioni di monitoraggio presenti nei capoluoghi di provincia si evidenzia che:
• il 35% delle stazioni ha superato il limite giornaliero (50 µg/mc) per più di 35 giorni/anno;
• 2 stazioni hanno rispettato il riferimento dell’OMS che indica una soglia pari a tre giorni l’anno (di superamento del limite di 50 µg/mc);
• il 12% delle stazioni presenti nei capoluoghi ha presentato un numero di superamenti fino a 35 volte.