Monitoraggio dei siti nucleari

Le reti di monitoraggio della radioattività ambientale costituiscono lo strumento operativo attraverso il quale è possibile valutare l’impatto radiologico dei rilasci in normale esercizio degli impianti, segnalare eventuali anomalie – legate a mutamenti dell’assetto del territorio o ad un diverso sfruttamento dello stesso o ad eventi non configurabili come situazioni incidentali – che comportino comunque un’alterazione dello stato radioecologico di una componente ambientale.

Una rete di monitoraggio è costituita essenzialmente da un insieme di punti di campionamento correlati a specifiche matrici ambientali e alimentari a cui vengono associate frequenze minime di campionamento. 

Affinché una rete di monitoraggio possa dimostrarsi uno strumento efficace deve possedere alcune caratteristiche fondamentali:

  • la significatività dei punti di campionamento rispetto alle modalità di diffusione dei contaminanti;
  • la rappresentatività delle matrici prelevate;
  • la capacità di segnalare tempestivamente qualsiasi anomalia;
  • l’adeguatezza delle tecniche analitiche.

Nel grafico è riportato il numero di campioni analizzati nell’ambito delle attività di monitoraggio radiologico ambientale dei tre siti nucleari piemontesi: da oltre 10 anni sono analizzati più di 1000 campioni/anno, in circa 100 punti di campionamento diversi, con un totale di circa 5000 parametri/anno.

Nell’anno 2024 si sono effettuati più di 1700 campioni.
 

Fonte Arpa Piemonte
Convenzione tra il Comune di Trino e Arpa Piemonte

Nel 2023 è stata rinnovata per un triennio la convenzione Ottimizzazione delle attività di monitoraggio radiologico in relazione alla presenza della Centrale Nucleare “E. Fermi” tra il Comune di Trino e Arpa Piemonte.

La convenzione fu sottoscritta per la prima volta nel 2016 con il fine di implementare i monitoraggi e i controlli radiologici per verificare che le nuove attività correlate allo smantellamento dell’impianto avvengano senza significativi rilasci di radioattività artificiale in ambiente.

Le attività di monitoraggio e controllo che sono state messe in atto secondo il programma delle attività connesse allo smantellamento, sono:

  • l’incremento di 6 punti di campionamento della falda acquifera nell’area interessata dallo svolgimento delle attività di decommissioning potenzialmente più impattanti;
  • l’installazione di una nuova postazione di campionamento per implementare il monitoraggio dell’aria (particolato atmosferico e trizio) presso l’Istituto Comprensivo di Trino, ubicazione ritenuta significativa ai fini della valutazione della dose alla popolazione;
  • il controllo dei materiali solidi che, avendo un contenuto di radioattività inferiore ai limiti per il rilascio fissati da ISPRA (ora ISIN) nell’ambito dell’autorizzazione alla disattivazione, vengono allontanati dall’impianto – ai fini di riciclo, riuso o smaltimento – come materiali non soggetti alle disposizioni di legge in materia di radioprotezione;
  • sono state introdotte nuove matrici quali foglie di salice e pesce siluro presso le aree protette del fiume Po “Ghiaia Grande” e “Zona umida in località Brusaschetto Nuovo”.

In nessuno dei campioni analizzati in seguito alla convenzione sono state evidenziate tracce di radionuclidi artificiali.
 

Informazioni e risorse aggiuntive

Arpa Piemonte Relazioni tecniche di dettaglio  http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/temi-ambientali/radioattivita/siti-nucleari/

  Tutti i risultati delle misure sul Geoportale di Arpa Piemonte http://webgis.arpa.piemonte.it/basicviewer_arpa_webapp/index.html?webmap=f2981cd3f0354dce8e65ff5553bf1cd9

Convenzione Comune di Trino e Arpa Piemonte per attività di monitoraggio radiologico ex centrale Enrico Fermi https://www.arpa.piemonte.it/scheda-informativa/convenzione-comune-trino-arpa-piemonte-per-attivita-monitoraggio-radiologico-ex

Sicurezza nucleare e gestione del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi

Decreto Legislativo 15 febbraio 2010, n. 31 e ss.mm.ii. “Disciplina ((…)) dei sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, nonché benefici economici ((…)), a norma dell'articolo 25 della legge 23 luglio 2009, n. 99”. https://www.normattiva.it/eli/id/2010/03/08/010G0048/CONSOLIDATED/20250521

Decreto Legislativo 4 marzo 2014, n. 45 e ss.mm.ii “Attuazione della direttiva 2011/70/EURATOM, che istituisce un quadro comunitario per la gestione responsabile e sicura del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi” https://www.normattiva.it/eli/id/2014/03/26/14G00057/CONSOLIDATED/20250521

Si applica a tutte le fasi della gestione del combustibile esaurito nonché della gestione dei rifiuti radioattivi, dalla generazione fino allo smaltimento, quando questi derivino da attività civili.