Controlli integrati delle attività produttive

Specifici controlli vengono effettuati sulle aziende che operano con una Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), sono queste aziende soggette alla normativa IPPC e il controllo viene effettuato per verificare la congruità alle rispettive autorizzazioni ai requisiti tecnici previsti da BAT o Bref, ovvero le linee guida e/o analisi di comparto che permettono di valutare le performance ambientali dei Soggetti controllati con opportuni indicatori.

I documenti di riferimento sulle BAT sono formalizzati in Decisioni UE e contengono la descrizione delle tecniche, le informazioni per valutarne l’applicabilità, i livelli di emissione, il monitoraggio, etc., cioè tutti quegli elementi su cui dovranno essere definite le condizioni di autorizzazione di ogni singolo impianto.

Ad oggi decisioni pubblicate possono essere consultate su un sito della Commissione Europea.

La legislazione ambientale comunitaria ha da sempre evidenziato il valore strategico dei controlli come completamento del regime amministrativo al quale sono sottoposte le attività e gli impianti a elevato impatto ambientale. Il rilascio dell’autorizzazione ambientale comporta l’attivazione di una serie di controlli al fine di verificare il rispetto delle prescrizioni e delle condizioni imposte.

Le attività ispettive ordinarie e straordinarie presso le installazioni soggette all’autorizzazione integrata ambientale sono definite a livello regionale in un Piano d'ispezione ambientale, periodicamente aggiornato a cura della Regione.

La Regione Piemonte ha adottato il proprio Piano che definisce le procedure per l'elaborazione dei programmi - predisposti e aggiornati annualmente da Arpa - per le ispezioni ambientali ordinarie.  I programmi sono consultabili sul sito di ARPA Piemonte.

La frequenza delle visite in loco per ciascuna installazione è determinata sulla base di una valutazione sistematica dei rischi ambientali che consideri almeno:

  • gli impatti potenziali e reali delle installazioni interessate sulla salute umana e sull'ambiente, tenendo conto dei livelli e dei tipi di emissioni, della sensibilità dell'ambiente locale e del rischio di incidenti;
  • il livello di osservanza delle condizioni di autorizzazione;
  • l’eventuale adesione volontaria, da parte del Gestore dell’installazione, al sistema comunitario di ecogestione e audit di cui al regolamento (CE) n. 1221/2009 (EMAS).

Per le AIA regionali, autorizzate dalle rispettive provincie di competenza, il criterio di programmazione dei controlli è effettuato su base triennale con dettaglio annuale secondo il Piano di Ispezione Regionale. 

Possono essere definite anche delle priorità in funzione di eventuali necessità sollevate dall’Autorità Competente in fase di programmazione annuale, inoltre, nel caso di “gravi inosservanze” il periodo tra due visite in loco è massimo di sei mesi.
I controlli effettuati permettono di restituire alla Autorità competente un quadro di riferimento completo sul rispetto dell’AIA. 

Gli esiti dei controlli così effettuati garantiscono in generale all’Amministrazione competente le informazioni necessarie per l’adozione dei provvedimenti di competenza nei confronti dei soggetti controllati ovvero per il rinnovo degli atti in scadenza.

Per le AIA nazionali è attiva una convenzione con ISPRA, rinnovata nel 2015 e aggiornata nel 2022, per l’effettuazione dei controlli secondo la programmazione della stessa ISPRA in accordo con Arpa Piemonte che considera il “rischio” associato a ciascuna azienda valutato applicando il sistema SSPC.

Fonte Arpa Piemonte

Nell’anno 2024 sono stati effettuati 245 controlli integrati ordinari su un numero programmato di 254 installazioni, lo scostamento è dovuto a cessata attività o mancato avvio di alcune attività o mancato accesso ad alcuni allevamenti per restrizioni a causa della peste suina africana.

Criticità ambientali rilevate

Sul territorio regionale vi sono situazioni molto diverse fra loro dovute sia alla produzione delle diverse tipologie di impianti che al contesto territoriale.

Le ispezioni “ordinarie” eseguite hanno portato ad effettuare 22 comunicazioni di notizie di reato alle Procure, 33 sanzioni amministrative, l’attivazione di 22 procedure di estinzione di reato mediante la predisposizione di prescrizioni che ha comportato l’ammissione al pagamento in sede amministrativo ai Gestore mediante l’emissione di 14 verbali di accertamento ed ammissione al pagamento della sanzione.

Sono stati effettuati 651 sopralluoghi su 245 ragioni sociali controllate in via ordinaria.

Inoltre, sono state effettuate ulteriori attività di controllo “straordinarie”: ispezioni a seguito di gravi inosservanze, conseguenti al controllo ordinario, e ispezioni straordinarie, effettuate considerando altri vincoli previsti dalla normativa di settore - es. controlli impianti di depurazione per Piano Gestione scarichi, campionamento PFAS - o per criticità locali.

In provincia di Alessandria sono state condotte numerose ispezioni, "ordinarie" e "straordinarie" con particolare riferimento ad impianti chimici e di gestione rifiuti. 

In particolare, si evidenzia l'impegno profuso, analogamente agli anni precedenti, nel controllo delle installazioni IPPC del polo chimico di Spinetta Marengo. 

Per specifici aspetti, alcune verifiche a carattere straordinario, non programmate, hanno comportato il coinvolgimento del gruppo specialistico sui rischi di incidente rilevante.

Diverse ispezioni non programmate sul territorio provinciale sono state attivate in risposta a esposti e segnalazioni pervenute o a seguito di evidenze riscontrate durante le attività ordinarie.

In provincia di Asti nel 2024 non sono state rilevate criticità ambientali significative.

Nel 2024 in provincia di Vercelli sono emerse criticità su una fonderia di seconda fusione di alluminio per gestione non corretta di rifiuti e non conformità degli scarichi acque reflue industriali e su un impianto chimico e di recupero rifiuti liquidi per problematiche legate alla gestione di acque meteoriche e rifiuti liquidi.

In provincia di Novara sono emerse criticità odorigene legate a un impianto di recupero rifiuti pericolosi, un allevamento di suini e uno stabilimento chimico.

In provincia di Biella sono emerse criticità in particolare per un impianto di recupero rifiuti pericolosi e non pericolosi, con mancata ottemperanza delle prescrizioni autorizzative, in particolare con aree di stoccaggio difformi rispetto alle planimetrie autorizzate, verifica di bacini di contenimento dei rifiuti liquidi e gestione non corretta dei rifiuti proveniente da utenze domestiche. 

Nel VCO sono state riscontrate irregolarità in materia di gestione rifiuti e carenze nelle comunicazioni degli esiti degli autocontrolli previsti.

Le criticità nel 2024 in provincia di Cuneo sono state riconducibili di massima a  problematiche odorigene legate in particolare al settore del compostaggio e allevamenti intensivi avicoli e suinicoli, alla cattiva gestione del percolato presso una discarica con annesso impianto di gestione di rifiuti non pericolosi e una serie di violazioni che hanno comportato una reazione chimico-fisica incontrollata presso un gestore di rifiuti pericolosi, cosa che ha portato ad una revisione delle procedure di pre-accettazione e tracciabilità dei rifiuti in ingresso.

Nel corso del 2024 sono stati controllati tutti gli 81 impianti previsti in provincia di Torino, con almeno un sopralluogo, di questi 2 risultavano in dismissione e due con attività non ancora avviata. Sono stati effettuati inoltre 3 controlli straordinari per dismissione di impianti, alcune verifiche di ottemperanza di prescrizioni e il campionamento in alcuni impianti di trattamento rifiuti dei PFAS nelle acque sotterranee e negli scarichi in acque superficiali.

Le criticità si sono concentrate soprattutto sugli impianti di gestione dei rifiuti, sono stati riscontrati superamenti relativamente ai PFAS allo scarico nelle acque superficiali.

Informazioni e risorse aggiuntive

European Bureau for Research on Industrial Transformation and Emissions, BAT reference documents https://eippcb.jrc.ec.europa.eu/reference/

Regione Piemonte D.G.R. 9 Maggio 2016, n. 44-3272 Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 - Titolo III-bis - Piano di ispezione ambientale presso le installazioni soggette ad Autorizzazione Integrata Ambientale, ai sensi dell'art. 29-decies, commi 11-bis e 11-ter. DGR 44-3272 del 9/05/16

SNPA Sistema di Supporto alla Programmazione dei Controlli approvato dal Consiglio federale con DOC N. 63/CF del 15/03/2016 https://www.snpambiente.it/wp-content/uploads/2018/11/Delibera-63_CF-approvazione-SSPC-con-allegati.pdf .

Arpa Piemonte AIA - Programma triennale di ispezione ambientale https://www.arpa.piemonte.it/scheda-informativa/aia-programma-triennale-ispezione-ambientale