Radiazione ultravioletta naturale
A partire dal 2010 Arpa Piemonte ha intrapreso un’attività di monitoraggio sistematico della radiazione solare UV per valutare l’esposizione della popolazione.
Nel corso degli anni sono state installate 3 stazioni di misura sul territorio regionale, una a Verbania-Pallanza, una a Sestriere e, a fine 2023, una sul tetto della sede del Dipartimento Rischi Fisici e Tecnologici di Ivrea.
Nel grafico sottostante si riportano le distribuzioni dei livelli giornalieri di Indice UV misurati nel 2024 a mezzogiorno nelle 3 stazioni.
Si evidenzia che i dati misurati a Pallanza a gennaio e febbraio 2024 non sono disponibili a causa di un guasto tecnico, e neanche quelli misurati a Ivrea da aprile ad agosto per operazioni di taratura sul radiometro.
Si nota che per oltre metà dell’anno a Pallanza e a Sestriere si sono registrati valori di indice UV maggiori o uguali a 3, valori per i quali l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di adottare specifiche protezioni.
Inoltre, sia a Sestriere sia a Pallanza, per un terzo dell’anno questo indicatore è risultato compreso tra 6 e 11, livelli che l’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce “alti” e “molto alti” e per i quali raccomanda di intensificare le protezioni e di non esporsi nelle ore più calde della giornata.
Non si possono fare considerazioni analoghe per il radiometro di Ivrea, in quanto non sono stati raccolti dati nel periodo estivo.
L’ubicazione delle stazioni è stata scelta in modo da essere rappresentativa dell’esposizione della popolazione in ambienti differenti, ambiente lacustre, montano e urbano.
Inoltre, Sestriere e Verbania sono state scelte in quanto località ad elevato impatto turistico.
I valori misurati di Indice UV in ogni singola stazione non sono pertanto rappresentativi di quelli presenti nell’intero territorio regionale.
Generalmente, in condizioni di cielo sereno o di analoga copertura nuvolosa, a Sestriere si registrano valori di Indice UV maggiori rispetto a zone di pianura o collina a causa della maggiore quota e, d’inverno, anche dell’albedo esercitato dalla neve.
Analogamente a Pallanza, la riflessione della radiazione UV sul Lago Maggiore provoca un aumento dell’indice UV rispetto ad aree distanti da superfici d’acqua.
Generalizzando, sulla base dei modelli previsionali, si può dire che, in condizioni di cielo sereno e in periodo estivo, l’indice UV a Sestriere sia mediamente maggiore del 10% rispetto a città di pianura.
Ci si rende subito conto che una diminuzione dei valori di Indice UV del 10% non è sufficiente per rendere sicura l’esposizione alla radiazione solare in pianura.
Anche qui permane pertanto la raccomandazione di proteggersi e di evitare l’esposizione nelle ore più calde della giornata, soprattutto in estate.
Accanto all’attività di monitoraggio dell’indice UV, dal 1° luglio 2009 Arpa Piemonte pubblica le previsioni di UVI su scala regionale, in condizioni di cielo sereno e, per alcune località, anche di copertura nuvolosa prevista.
Le lampade abbronzanti: valutazione della conformità delle apparecchiature alla normativa vigente
L’esposizione alle lampade per l’abbronzatura artificiale è causa di danni alla pelle, agli occhi e al sistema immunitario.
L'esposizione alla radiazione UV in generale può provocare effetti immediati, quali l'eritema, ed effetti a lungo termine, come l'invecchiamento precoce della pelle, reazioni infiammatorie dell'occhio, cataratte e tumori della cute.
La Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ha infatti inserito le lampade abbronzati tra gli agenti sicuramente cancerogeni per l’uomo.
Nonostante la classificazione IARC, attualmente sul nostro territorio queste apparecchiature vengono ancora diffusamente utilizzate.
Al fine di tutelare l’utilizzatore di questi dispositivi, la vigente normativa prevede che tutte le lampade per l’abbronzatura indoor siano conformi alla norma tecnica CEI relativa agli apparecchi per il trattamento della pelle con raggi ultravioletti ed infrarossi.
Arpa Piemonte ha effettuato una prima campagna di misura della radiazione UV emessa dagli apparecchi abbronzanti negli anni 2010 e 2011 e negli anni successivi ha continuato ad effettuare misurazioni su richiesta delle ASL.
Nel corso del 2024 ha effettuato 13 controlli in 13 centri estetici distribuiti sul territorio regionale, misurando un totale di 43 apparecchi.
L’obiettivo di tali indagini è verificare la conformità delle apparecchiature alle prescrizioni riportate nella norma tecnica sopra citata, con particolare riferimento al limite di 0.3W/m2 sull’irradianza efficace eritemale emessa dalle lampade.
L’irradianza eritemale è un parametro indicativo dell’efficacia della radiazione UV a causare l’eritema. Il valore limite fissato corrisponde ad un indice UV uguale a 12, valore riscontrabile ai tropici in piena estate, a mezzogiorno e in condizioni di cielo sereno.
Nel grafico sottostante vengono riportati i valori di irradianza eritemale misurati all’interno degli apparecchi indagati ad una distanza di trattamento dalle lampade coerente con l’ingombro umano.
I dati sono divisi tra dispositivi abbronzanti a bassa (20 apparecchi misurati) e ad alta pressione (23 apparecchi misurati).
Dai dati emerge che il 53% degli apparecchi controllati rispetta il limite di irradianza eritemale pari a 0,3W/m2, con una percentuale maggiore di apparecchi ad alta pressione (61%) rispetto a quelli a bassa pressione (45%).
Quindi poco meno della metà degli apparecchi controllati supera il limite sull’irradianza eritemale.
Rispetto ai risultati derivati dalla prima campagna di misura del 2010-2011, precedente all’entrata in vigore dell'attuale normativa, in cui il 78% degli apparecchi ad alta pressione e il 100% di quelli a bassa non rispettavano il limite sull’irradianza eritemale, la situazione è migliorata, ma rimangono numerosi casi di non conformità.
Pertanto, in numerosi casi gli utilizzatori si espongono a livelli di radiazione ultravioletta maggiori rispetto a quelli massimi prescritti nelle norme con conseguente aumento del rischio sanitario derivante dalle sovraesposizioni.
Informazioni e risorse aggiuntive
Raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’adozione di specifiche protezioni contro le radiazioni UV http://www.who.int/uv/publications/globalindex/en/index.html
Bollettini di previsione UVI di Arpa Piemonte https://www.arpa.piemonte.it/bollettino/bollettino-previsione-uvi
Approfondimenti sulla radiazione ottica sul sito di Arpa Piemonte http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/temi-ambientali/radiazione-ottica
Lista delle classificazioni IARC https://monographs.iarc.who.int/agents-classified-by-the-iarc/
Regolamentazione e commercializzazione delle sostanze cancerogene https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/corretta-informazione/possibile-sostanze-inserite-nella-lista-1-dello-iarc-siano-cancerogene-non-siano-sempre-vietate
IARC Publications Website - Exposure to Artificial UV Radiation and Skin Cancer https://publications.iarc.fr/Book-And-Report-Series/Iarc-Working-Group-Reports/Exposure-To-Artificial-UV-Radiation-And-Skin-Cancer-2006
Decreto 12 maggio 2011, n. 110 Regolamento di attuazione dell'articolo 10, comma 1, della legge 4 gennaio 1990, n. 1, relativo agli apparecchi elettromeccanici utilizzati per l'attività di estetista. https://www.normattiva.it/eli/id/2011/07/15/011G0151/CONSOLIDATED/20240510
Norma tecnica CEI EN 60335-2-27 (2005) “Sicurezza degli apparecchi elettrici d'uso domestico e similare. Parte 2: Norme particolari per gli apparecchi per il trattamento della pelle con raggi ultravioletti ed infrarossi” https://mycatalogo.ceinorme.it/cei/item/000007753?sso=y
Facta S; Saudino S; Bonino A.; Anglesio L.; d’Amore G. UV Emissions from Artificial Tanning Devices and Their Compliance with the European Technical Standard - Health Physics. 04(4):385-393, April 2013 http://journals.lww.com/health-physics/Fulltext/2013/04000/UV_Emissions_from_Artificial_Tanning_Devices_and.5.aspx