Popolazione esposta al rischio di alluvioni

Per valutare la popolazione interessata da rischio di alluvioni nel territorio piemontese sono stati utilizzati dati relativi alla popolazione residente (dati ISTAT 2011) e le mappe della pericolosità da inondazione del Piano Gestione Rischio Alluvioni – PGRA 2024. Il dato è aggiornato con cadenza bimestrale.

Per quanto riguarda i dati relativi al PGRA sono state utilizzate le estensioni totali delle aree inondabili, secondo la seguente classificazione:

  • aree ad elevata probabilità di inondazione  – P3/H: interessate da piene molto frequenti (tempo di ritorno – TR – ventennale, corrispondente a una probabilità annua di accadimento del 5%);
  • aree a medio/alta probabilità di inondazione – P2/M: interessate da piene frequenti (TR 100-200 anni, corrispondente a una probabilità annua di accadimento dello 0.5 – 1%) ;
  • aree a bassa probabilità di inondazione – P1/L: interessate da piene poco frequenti o rare (TR 300-500 anni, corrispondente a una probabilità annua di accadimento dello 0,3 -  0.2 % ).

Più di ottocentomila piemontesi risiedono in aree potenzialmente soggette a inondazione, corrispondente al 18%  della popolazione (dati censimento ISTAT 2011). Di questi, 240.000 risiedono in aree a probabilità di inondazione  media o elevata, (circa il 5% della popolazione regionale).

Confrontando i dati del 2024 con quelli del 2019, l’aumento della popolazione a rischio — circa 185.000 persone — è dovuto principalmente alle nuove varianti del PAI (Piano per l'Assetto Idrogeologico). Queste varianti, riguardanti sia le Fasce Fluviali sia l’Atlante dei rischi idraulici e idrogeologici del reticolo secondario, hanno ampliato le aree soggette alla dinamica dei corsi d’acqua grazie a studi condotti con maggiore dettaglio.

Analizzando le popolazioni residenti nelle aree a diverso grado di pericolosità da inondazione, emerge che quelle ubicate in zone ad alta probabilità (P3/H) costituiscono, in media, meno del 5 % del totale delle persone che vivono in aree inondabili, si va da un valore minimo del 2 % in provincia di Vercelli ai valori massimi delle province di Biella (11%), e Verbania (10 %).  

La quota di popolazione residente in aree a media probabilità di inondazione (ossia nella fascia tra P3/H e P1/L) si attesta intorno al 36 % del totale inondabile, variando dal 3 % della provincia di Asti al 70 % di quella di Alessandria.  Nel caso della provincia di Asti, il valore contenuto riflette probabilmente la conformazione collinare del territorio, più soggetto a fenomeni franosi che a inondazioni. Nella provincia di Alessandria, invece, l’elevata percentuale è conseguenza di recenti studi idraulici svolti dall’Università di Padova per conto dell’Autorità di Bacino del Po (2021) che hanno ricompreso gran parte dell’area edificata nelle fasce a medio/alta probabilità di inondazione da parte dei fiumi Tanaro e Bormida. In provincia di Torino, infine, la consistente presenza di popolazione nelle aree P2 (medio/alta probabilità di inondazione) è legata all’intensa urbanizzazione della pianura torinese e, nelle zone alpine, allo sviluppo di insediamenti sugli ampi conoidi alluvionali.

Piemonte: numero di abitanti per ogni provincia, residente in aree a differente pericolosità da inondazione/allagamento
popolazione esposta alluvioni
Province Numero comuni interessati Percentuale comuni interessati sul totale comuni Totale residenti Percentuale abitanti interessati sul totale abitanti Numero comuni 2019 Popolazione ISTAT 2011
Alessandria 182 97,33% 107682 25,21% 187 427064
Asti 107 91,45% 29606 13,61% 117 217573
Biella 67 90,54% 13722 7,54% 74 182092
Cuneo 241 97,57% 79742 13,61% 247 585830
Novara 85 97,70% 38347 21,72% 87 176582
Torino 303 97,12% 408290 18,16% 312 2247787
VCO 70 94,59% 76394 47,68% 74 160228
Vercelli 73 89,02% 50195 13,73% 82 365559
Piemonte 1128 95,59% 803978 18,43% 1180 4362715
Percentuale abitanti e comuni interessati al rischio alluvioni sul totale degli abitanti e dei comuni - Fonte Arpa Piemonte

Tra le province piemontesi, quella che presenta la percentuale maggiore di residenti in aree soggette a pericolo di inondazione è la provincia del Verbano-Cusio-Ossola: circa il 48% degli ossolani (76.000 persone) è soggetto a pericoli associati ad eventi di piena; la provincia con la percentuale minore è quella di Biella con il 7% degli abitanti coinvolti (13.700 persone).

La provincia di Verbania è caratterizzata dall’ampio fondovalle glaciale del fiume Toce, fortemente urbanizzato e da estesi conoidi alluvionali su cui si sviluppano i centri abitati. La Provincia di Biella invece presenta una densità abitativa maggiore in aree di pianura esterne alle aree indicate pericolose dal PGRA (Piano Gestione Rischio Alluvioni, elaborato dall'Autorità di Bacino Distrettuale) .

L’istogramma successivo evidenzia la popolazione complessiva - differenziata per provincia - residente in aree a pericolosità da inondazione, distinta per ambiente fluviale di pianura, montano o collinare e lacuale. L’altezza delle colonne è legata al numero di residenti delle varie province, la prevalenza della provincia di Torino si spiega con il fatto che vi risiede ben il 52% della popolazione piemontese.

In Piemonte, la maggior parte dei residenti a rischio alluvione vive nelle aree di pianura influenzate dai corsi d’acqua, con l'eccezione delle province del Verbano Cusio Ossola — prevalentemente montana — e di Biella. In quest’ultima, infatti, solo il 21% degli abitanti esposti al rischio si trova nelle zone soggette alle piene del reticolo idrografico principale e secondario di pianura, a fronte di una media regionale del 70%.  Tale differenza è dovuta alle caratteristiche geologiche della pianura biellese: le aree ancora soggette alla dinamica dei corsi d’acqua si sviluppano in fasce ristrette, delimitate dalle alte scarpate di terrazzo che le separano dalle superfici più antiche, generalmente non più soggette a inondazioni,  dove sorgono i principali centri abitati.

In conclusione, la maggior parte della popolazione piemontese residente in aree potenzialmente soggette a inondazioni si trova all’interno delle aree P1/L, caratterizzate da bassa probabilità di accadimento (nel caso del reticolo principale) o da bassa intensità dei fenomeni, soprattutto in ambiente alpino, su conoidi e fondovalle. Tuttavia, circa il 30% della popolazione esposta a fenomeni idraulici risiede in aree dove la frequenza o l’intensità degli eventi è significativa.

Analizzando i dati riferiti all’intera popolazione piemontese, la quota di residenti in aree potenzialmente soggette a inondazione si attesta in media al 18%. Spicca tuttavia la provincia del Verbano-Cusio-Ossola, dove ben il 47% della popolazione vive in aree a rischio idrogeologico.

Dal punto di vista della prevedibilità dei fenomeni in ambito di protezione civile, è importante sottolineare che, nelle aree soggette alle piene dei principali corsi d’acqua, i modelli previsionali offrono risultati sufficientemente attendibili. Al contrario, i fenomeni torrentizi — dalle piene improvvise alle colate detritiche — restano ancora difficili da interpretare in chiave di allertamento e gestione dell’emergenza. Questo evidenzia la necessità di azioni mirate a formare la popolazione residente, affinché acquisisca consapevolezza delle dinamiche fluviali e sia in grado di adottare misure di protezione e autodifesa in caso di eventi di piena.

Popolazione in aree a pericolosità da inondazione/allagamento differenziata per provincia e tipologia di ambiente
Informazioni e risorse aggiuntive

Piano gestione rischio alluvioni – PGRA – Geoportale regionale 
https://www.geoportale.piemonte.it/visregpigo/?action-type=pgra

Arpa Piemonte Geologia e dissesto https://www.arpa.piemonte.it/temi/geologia-dissesto