Incidenti da valanga

La stagione invernale 2023-2024 si colloca al nono posto per il numero di incidenti registrati nel periodo 1983-2024 al pari dei due inverni 2007-2008, 2021-2022.

Distribuzione del numero di incidenti negli ultimi 41 anni. La linea tratteggiata (nera) e la linea intera (rossa) descrivono rispettivamente la media (6 incidenti/anno) e la tendenza polinomiale

In Piemonte, sono stati registrati 6 incidenti da valanga: il primo a inizio gennaio e i restanti 5 nel mese di marzo; in particolare, il 10 marzo sono avvenuti ben 3 incidenti. Gli incidenti in valanga si sono concentrati sui settori meridionali e settentrionali: un incidente sulle Alpi Lepontine nord, uno sulle Alpi Pennine di confine nord, uno in Valle Maira, due in Valle Stura e uno nelle Valli del Monregalese. Il totale delle persone travolte ammonta a 13 di cui 10 sono rimaste illese, 1 ferita e due decedute.

Distribuzione degli incidenti sui settori alpini piemontesi

Per quanto riguarda il grado di pericolo valanghe associato alla zona dell’incidente è interessante notare che quasi la totalità degli incidenti sono avvenuti con grado di pericolo 4-Forte (5 casi su 6), mentre un caso è avvenuto con grado di pericolo 3-Marcato. Questa considerazione ha ancora più peso se si considera l’inclinazione della zona di distacco, in tutti i casi superiore a 35°. La tipologia di valanga predominante è quella a lastroni di superficie. In continuità con le stagioni precedenti, anche durante l’inverno 2023-2024 la maggior parte degli incidenti si è verificata su versanti con esposizione compresa tra nord ed est (5 casi su 6). Ciò è riconducibile alla persistente e intensa ventilazione da ovest, nord-ovest registrata per numerosi giorni, che ha favorito la formazione di accumuli nevosi sui versanti sottovento.

Dei 6 incidenti, 2 sono stati determinati dal distacco di una valanga spontanea, mentre nei restanti 4 casi la valanga è stata provocata. Contrariamente agli anni precedenti, quando gli stranieri hanno rappresentato una notevole percentuale delle persone travolte, nella stagione invernale 2023-2024 la totalità delle persone coinvolte negli incidenti da valanga sono di nazionalità italiana. Le categorie delle persone coinvolte risultano piuttosto eterogenee: in due casi si è trattato di ciaspolatori, in altri due di scialpinisti durante la discesa, in un caso di sciatori fuori pista e in un altro di persone che si trovavano su una via di comunicazione. 

Tabella riassuntiva con le caratteristiche salienti degli incidenti da valanga avvenuti in Piemonte nella stagione 2023-24
Data 07/01/2024 10/03/2024 10/03/2024 10/03/2024 12/03/2024 27/03/2024
Valle Formazza Stura Maira Casotto Sesia Stura
Comune Formazza Vinadio Acceglio Garessio Alagna Valsesia Argentera
Provincia VB CN CN CN VC CN
Località Lago Toggia Strepeis Monte Midia Monte Mussiglione Canale Giachetti Strada Colle Maddalena
Quota distacco 2240 1450 2170 1900 2500 2400
Esposizione E SE N E NE SO
Pendenza 42 40 35 38 45 38
Tipo di valanga lastroni lastroni lastroni lastroni lastroni lastroni
Dimensione valanga piccola media n.d. n.d. media grande
Grado pericolo 3 4 4 4 4 4
Nazionalità IT IT IT IT IT IT
Categoria Escursionismo con ciaspole Escursionismo con ciaspole Scialpinismo con sci in discesa Scialpinismo con sci in discesa Fuoripista sci Persona su via di comunicazione
Travolti 2 5 2 1 1 2
Illesi 0 5 2 1 0 2
Feriti 0 0 0 0 1 0
Morti 2 0 0 0 0 0
Tabella riassuntiva con le caratteristiche salienti degli incidenti da valanga avvenuti in Piemonte nella stagione 2023-24

Si riporta di seguito la descrizione dettagliata e l’analisi del primo incidente della stagione che è risultato l’unico mortale. 

Nella mattina del 7 gennaio due escursionisti con le ciaspole (un uomo e una donna) con il loro cane stavano transitando lungo la sponda Ovest del Lago Toggia, indicata nell'immagine seguente.

Localizzazione dell’incidente

Poco dopo aver superato la casa dei guardiani della diga, hanno provocato una valanga a lastroni di superficie che li ha travolti. La zona del distacco è stata localizzata a 2240 m e presentava un fronte di circa 150 m. Lo spessore della neve coinvolto nel distacco è stato di circa 50 cm nella zona più a nord e circa 20 cm in quella più a sud. La valanga ha concluso il suo movimento nel Lago Toggia (2180 m) coprendo un dislivello di 60 m.

La linea verde indica una porzione della zona del distacco mentre in arancione l’accumulo nel lago; a destra un dettaglio della zona dell’accumulo nel Lago Toggia. Foto effettuate dai nostri rilevatori il giorno del rilievo

La valanga che travolge entrambi gli escursionisti viene osservata dai guardiani della diga che si precipitano per dare soccorso. Eseguono una prima ricerca con ARTVA senza esito, nel frattempo interviene il Soccorso Alpino con le unità cinofile. L’uomo viene ritrovato sotto 1 m di neve, completamente sepolto, deceduto probabilmente per traumi. La donna, anche lei deceduta, viene individuata nel lago dove è stata trascinata dalla valanga, per cui il recupero è stato condotto dal nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco. 

Il giorno dell’incidente il grado di pericolo nel settore dove è avvenuto il distacco, era 3-Marcato oltre i 2200 m. Il problema valanghivo segnalato per la zona dell’evento riguardava la neve ventata, con i pendii più critici esposti da nord-ovest a sud, passando per est.

La settimana dell’incidente è stata caratterizzata da nevicate moderate: la stazione manuale del Lago Toggia, posta vicino alla zona dell’incidente, ha misurato 23 cm di nuova neve il 3 gennaio e ulteriori 24 cm tra il 5 e 6 gennaio. Sempre i rilevatori della diga del Toggia, nei due giorni precedenti, hanno segnalato vento forte in quota con la formazione di grandi accumuli. La ventilazione intensa da nord-ovest viene anche confermata dalla stazione automatica di Formazza (2453 m di quota). L’intensa azione eolica ha determinato la formazione di accumuli soprattutto sui pendii esposti a sud, sud-est come quello interessato dalla valanga. 

Nel Bollettino valanghe, in riferimento al settore dell’incidente, viene posta l’attenzione sulla neve ventata: “da ieri il vento è stato da moderato a forte. Nelle conche, nei canaloni e dietro ai cambi di pendenza, gli accumuli di neve ventata cresceranno ulteriormente. I nuovi accumuli di neve ventata possono subire un distacco in seguito al passaggio di un singolo appassionato di sport invernali. Sono previste valanghe asciutte di medie e di grandi dimensioni. La neve fresca degli ultimi due giorni così come gli accumuli di neve ventata che hanno raggiunto un certo spessore, devono essere valutati con attenzione al di sopra dei 2200 m circa.” Nella sezione manto nevoso viene riportato “In molte regioni da lunedì sono caduti diffusamente da 30 a 50 cm di neve. Soprattutto in quota l’innevamento è estremamente variabile a seconda dell’azione del vento. Sui pendii carichi di neve ventata, all’interno del manto nevoso si trovano isolati strati fragili.” 

Il giorno successivo all’incidente è stato effettuato un rilievo nivologico poco al di sopra dell’area di distacco. Il profilo stratigrafico (riportato in figura) evidenzia una porzione superficiale di circa 40 cm formata da particelle frammentate dal vento, con elevata resistenza meccanica, sovrapposte a croste molto dure. La parte centrale e inferiore del manto nevoso è composta da grandi policristalli. I test di stabilità effettuati hanno evidenziato la presenza di uno strato superficiale di circa 20 cm particolarmente reattivo: nel test ECT (Extended Column Test) il blocco si è fratturato nettamente già al primo colpo, con il gomito utilizzato come fulcro; risultati simili sono emersi anche dal test Rutschblock, in cui la frattura si è propagata al primo movimento dell’operatore, provocando un distacco parziale del blocco. Nel caso specifico dell’incidente, è verosimile che il lastrone da vento presente sul pendio ripido esposto a sud-est si sia staccato in seguito al sovraccarico localizzato prodotto dal passaggio dei due escursionisti con le ciaspole.

Rappresentazione grafica del profilo nivologico eseguito il giorno dopo l’incidente
Informazioni e risorse aggiuntive

Valanghe sul sito di Arpa Piemonte  https://www.arpa.piemonte.it/temi/neve-ghiacciai/valanghe?pid=19

Rendiconti Nivometrici - Per maggiori dettagli sui rendiconti nivometrici e approfondimenti relativi alla stagione 2023-2024 consultare la pubblicazione del Rendiconto stagionale sul sito di Arpa Piemonte https://www.arpa.piemonte.it/pubblicazione/rendiconto-nivometrico-stagione-invernale-20232024