Attività della Sala Operativa Regionale (SOR)

Ai fini del mantenimento in efficienza dello Strumento di gestione della Sala Operativa in emergenza, sono state ottimizzare alcune prestazioni dell’applicativo per renderlo interoperabile con altri strumenti e risolvere alcuni malfunzionamenti. E’ stato perseguito un sempre più affinato sistema di interoperabilità tra gli applicativi in uso presso la Sala Operativa Regionale (SOR).

È continuata l’attività formativa che ha portato all’iscrizione al Bot di Faster di oltre 1000 operatori del volontariato piemontese e un centinaio di dipendenti degli uffici tecnici regionali e provinciali. Gli strumenti presenti in SOR sono stati testati nell’esercitazione di Rochemolles tenutasi nelle giornate del 2-3 ottobre 2024. E’ proseguita l’attività di coinvolgimento delle amministrazioni locali per l’utilizzo dell’applicazione “Piemonte-Fop” con la quale è possibile per un’amministrazione dichiarare la propria operatività nel corso di eventi calamitosi. Alla fine del 2024 risultavano 526 i comuni che hanno aderito all’iniziativa.

Nel quadro delle operazioni di gestione della Sala Operativa, si sono regolarmente svolte le prove di collegamento radio in collaborazione con Enti istituzionali, attività queste, dirette a verificare l'efficienza e la funzionalità della rete radio regionale EMERCOM.NET (strumento fondamentale per le operazioni in emergenza), con il coinvolgimento del Volontariato di Protezione Civile. Le Sale Operative Provinciali e la Sala Operativa Regionale hanno beneficiato, nel corso del 2024, di un importante sviluppo del sistema di ascolto e gestione delle comunicazioni radio (dispatcher radio).

Il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale ha stabilito nel corso del mese di dicembre 2024 le modalità con le quali utilizzare IT-Alert, sistema di allarme pubblico per l'informazione diretta alla popolazione, che dirama ai telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica, tramite tecnologia Cell Broadcast, messaggi sulle precipitazioni intense. È stata avviata una sperimentazione, articolata in quattro fasi, con la quale permettere l’uso in condizioni standard dello strumento entro febbraio 2026.

Sempre nell’ambito del sistema di allarme pubblico IT-Alert, il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale il 22 gennaio 2024 ha organizzato, insieme alle Regioni italiane, ciascuna impegnata sul proprio territorio, un test generale di funzionamento del sistema con la diramazione, in aree campione, di un messaggio alla popolazione. Veniva richiesto in quella occasione di seguire, dalla SOR, la campagna di comunicazione massiva IT-Alert sul rischio nucleare e ai cittadini che ricevevano il messaggio di compilare un questionario per dare riscontro sull’esperienza vissuta. Analoga sperimentazione, ma questa volta sul rischio di collasso diga, è stata fatta in occasione dell’Esercitazione di Rochemolles, il 3 ottobre 2024.

Nell'ambito dei rapporti di collaborazione con altre amministrazioni o enti sono stati organizzati momenti di confronto con visite alla SOR e illustrate le attività che vengono svolte dal Settore Protezione Civile della Regione Piemonte in emergenza e in ordinario.

Durante l’anno si è dato corso all’utilizzo della procedura di allerta diga per le tipologie “rischio diga” e “rischio idraulico a valle”, a partire dalla fase di Allerta/Vigilanza Rinforzata, che prevede, fra l’altro, la definizione di un modello di gruppo di spedizione contenente i destinatari delle allerte quale canone da replicare per ciascuna diga e tipologia di rischio, l’aggiornamento del modulo regionale che accompagna, nelle comunicazioni di allerta, quello del Gestore della diga e la ridefinizione parziale del ruolo del Settore Difesa del Suolo quale componente esperto nella verifica delle condizioni di rischio. Parte delle attività legate allo sviluppo della procedura diga ha richiesto un confronto con il Settore Difesa del Suolo e con i gestori degli invasi.

Relativamente alla piattaforma di diramazione delle allerta (“WCM”), è continuata l’attività di razionalizzazione dei contatti e dei gruppi di spedizione secondo criteri di omogeneità (omogenizzazione della sintassi, eliminazione di contatti non più in uso, loro sostituzione ed aggiornamento); particolare attenzione in tal senso è stata data ai destinatari degli avvisi da inoltrare in caso di comunicazioni per “emergenze diga”. Si è provveduto a rivolgere alcune giornate di formazione ai funzionari delle società di gestione degli invasi in merito all’utilizzo della piattaforma “WCM”. Nel corso dell’anno si è provveduto a migrare la rubrica utilizzata nel servizio di reperibilità da ambiente “Gmail” ad ambiente “Zimbra”. 

Figura 1. Attività nella Sala Operativa Regionale (SOR)